Mar 04

Cedere sovranità significa rinunciare alla democrazia.

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Un concetto apparentemente banale eppure assolutamente incompreso. Cedere sovranità significa rinunciare alla democrazia. In merito si è pronunciato proprio pochi giorni fa il Sindaco di Londra, Boris Johson, che ha ben espresso le sue idee ricordando che voterà a favore dell’uscita della Gran Bretagna dall’UE perché: “C’è il pericolo reale di perdita di controllo democratico e sovranità da parte del Regno Unito”.

La sovranità non è un inutile orpello, ma uno dei tre elementi irrinunciabili e fondanti di uno Stato assieme al popolo ed al territorio. Senza sovranità non c’è più lo Stato, senza la sovranità il popolo di un determinato territorio non è più padrone di ciò che accade nella propria nazione. 

Nel nostro ordinamento la personalità giuridica dello Stato non poteva che trovare tutela specifica, tutela che si trova nella rubrica “dei delitti contro la personalità dello Stato”. Ad esempio ai sensi dell’art. 243 c.p. sono puniti fino all’ergastolo le condotte di chi compie accordi diretti alla guerra o alla commissione di atti ostili, sempre contro la personalità giuridica dello Stato. Tra gli atti ostili spicca senza alcun dubbio quello più ostile di tutti, la menomazione dell’indipendenza e della sovranità di un paese.

Non stupisce dunque che, al di là della Manica, qualcuno cominci ad accendere il cervello e si renda conto che se il popolo inglese, come del resto vale per quello italiano, perde la possibilità di decidere autonomamente circa il proprio futuro si crea un’evidente deficit democratico, che nulla ha a che vedere con la solidarietà e la pace internazionale. Senza contare poi, che ferma la gravità intrinseca delle cessioni di sovranità, il punto oggi è anche a chi diavolo la stiamo cedendo. L’UE non è una democrazia, il Parlamento non è il suo fulcro, esso neppure dispone dell’iniziativa legislativa, che è ad esclusivo appannaggio di un organo non di diretta emanazione popolare ed addirittura indipendente dalla democrazia, mi riferisco ovviamente alla sciagurata commissione europea.

L’Europa è semplicemente una dittatura, un insieme di norme che costituiscono un ordinamento che conferisce al potere finanziario il totale controllo sui popoli europei garantendoci un futuro di miseria e morte, un futuro certo. Ben venga dunque se da oltremanica qualcuno si comincia a svegliare…

La spiegazione approfondita di questo, e di molto altro, la trovate sul mio libro, “Il tramonto della democrazia – analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile per l’acquisto su www.ibs.it (cliccate qui per il link diretto)