Apr 10

L’orizzonte degli eventi.

Nell’assordante silenzio mediatico si respira un’aria sempre più pesante nel mondo. Venti di guerra, ogni giorno più evidenti, ci avvicinano palpabilmente all’orizzonte degli eventi. Ma il punto di non ritorno è davvero così vicino?

Analizzando gli ultimissimi fatti di cronaca pare davvero che ci siano forze che vogliono, ormai apertamente, lo scontro militare tra Russia ed USA. Forse non si è mai stati così vicini ad una guerra tra super potenze come oggi. E ciò che personalmente mi fa paura è che mai in passato l’opinione pubblica era parsa così disinteressata al tema. Pare che si sia consolidato il pensiero che una guerra tra super potenze sia impossibile. Inoltre l’opinione pubblica non viene informata con obiettività, cercando di far comprendere anche le ragioni dell’altro. Si vuole solo dipingere Putin e la Russia come criminali, uno schema già visto nella storia. Ma nessuno, sano di mente, può davvero dividere il mondo in buoni e cattivi, come se si fosse al cospetto di un fumetto della Marvel. La realtà è ben più complessa di così.

L’escalation degli ultimi giorni è oltremodo preoccupante, tremendamente preoccupante. Prima abbiamo assistito al presunto avvelenamento in Gran Bretagna della spia Russa e di sua figlia, ovviamente secondo l’Occidente avvenuta ad opera dei Russi stessi. Azione che ha portato alla reazione consistita nell’espulsione di personale diplomatico Russo in tutti i Paesi del blocco Nato, espulsioni capeggiate da Trump.

Trump viene però contemporaneamente accusato internamente anche di essere filo Russo e addirittura l’ufficio del suo Legale è stato perquisito dalla FBI. Episodio che i media nostrani stranamente citano, ma trattano come se quanto avvenuto fosse qualcosa di normale. Sembra che ci sia quasi un disegno a voler spingere il Presidente, per tenere a bada chi lo vede essere uomo di Putin, ad avere ragioni oggettive per agire impulsivamente contro Putin stesso, al fine di risolvere così i suoi guai interni. Lo so, è una visione complottista, ma oggettivamente per allontanare i sospetti cosa ci sarebbe di meglio per Trump di sfoderare i muscoli contro Putin? E magari farlo proprio in Siria dove le due superpotenze già combattono, come non accadeva dai tempi della guerra fredda, l’una contro l’altra per interposta persona.

Peraltro Trump stesso ha promesso decisioni importanti proprio sulla Siria nelle prossime 48 ore. Tale dichiarazione segue le accuse mosse, ancora una volta unilateralmente dall’occidente, circa l’uso di armi chimiche contro i ribelli da parte di Assad. Nel frattempo, proprio oggi, sempre nel disinteresse collettivo, caccia Russi avrebbero sorvolato 4 volte e a bassa quota una nave da guerra americana appena partita per la Siria. La notizia è stata battuta dall’ansa il 10 aprile 2018. Lo scrivo per chi leggerà questo articolo nei prossimi giorni.

Il Vice Ministro degli Esteri Russo Bogdanov intanto, sempre come riportato dall’ansa, che a sua volta cita la Tass, contemporaneamente dichiara: “Non credo che vi sia il rischio di un conflitto armato fra la Russia e gli Usa in Siria. Alla fine il buon senso dovrebbe prevalere sulla follia”.  Dovrebbe…. siamo in una botte di ferro allora.

Per quanto mi riguarda, un vice Ministro che parla apertamente di ipotesi di guerra USA-Russia e che subordina il suo mancato verificarsi ad un buon senso (ovviamente degli USA), che dovrebbe prevalere sulla follia, rappresenta un avvertimento quasi senza precedenti.

La Siria è per Putin una linea rossa. Non sarà tollerata alcuna azione militare volta alla destituzione diretta di Assad. L’intervento militare diretto americano in Siria, volto a questo obiettivo, significherebbe sic et simpliciter guerra mondiale e dunque guerra quasi certamente nucleare.

La palla a questo punto passa nuovamente a Trump, che potrebbe decidere per un intervento militare che sarebbe potenzialmente decisivo per il futuro dell’umanità e dovrà farlo, come detto, mente l’FBI lo accusa di essere uomo di Putin.

L’orizzonte degli eventi non è quindi così lontano e la crisi economica oggettivamente ci distrae completamente, tanto da non farci muovere un dito per scongiurare questa drammatica ipotesi. La follia sta davvero prendendo il sopravvento su tutto? Parrebbe di sì…

Avv. Marco Mori – Italexit con Paragone, autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs