Mar 16

Quarant’anni fa il rapimento di Aldo Moro: ricordiamo il suo pensiero, forse fu la ragione della sua morte.

Quarant’anni fa le brigate rosse rapirono l’Onorevole Aldo Moro e uccisero i cinque uomini che lo scortavano. Dopo 55 giorni di prigionia, come tutti sapete, Moro fu brutalmente assassinato.

Ancora oggi la scelta delle brigate rosse di colpire Aldo Moro appare completamente priva di senso logico (ammesso e non concesso ovviamente che si possa usare il termine “logica” in presenza di violenza). Moro in effetti era convintamente contrario a quegli stessi poteri finanziari che anche le BR, stando ai comunicati che emettevano, intendevano combattere.

In sostanza l’omicidio di Moro pare essere uno dei più incredibili episodi di “fuoco amico” della storia. A quei tempi lui lavorava al compromesso storico con il PCI, fortemente osteggiato oltre oceano. Tale compromesso, qualora raggiunto, ben difficilmente avrebbe consentito di procedere con quelle cessioni di sovranità nazionale in favore del potere economico che hanno caratterizzato la storia immediatamente successiva della nostra Repubblica. Non voglio comunque addentrarmi in scenari che non conosco nel dettaglio, ma la premessa era doverosa. 

Voglio invece, con questo articolo, ricordare il pensiero di Aldo Moro, la cui riscoperta oggi, porterebbe semplicemente l’Italia fuori dalla crisi economica. 

Nella lettura dei verbali dell’Assemblea Costituente, di cui Aldo Moro fu grande protagonista, c’è un passaggio che adoro. Trattasi di un passo che certamente in pochi conoscono (i più si concentrano nel ricordare Moro sulla comunque importante ultima emissione delle cinquecento Lire di Stato) e che ho trascritto anche nel mio libro: è effettivamente insostenibile la concezione liberale in materia economica, in quanto vi è la necessità di un controllo in funzione dell’ordinamento più completo dell’economia mondiale, anche e soprattutto per raggiungere il maggior benessere possibile. Quando si dice controllo dell’economia, non si intende però che lo Stato debba essere il gestore di tutte le attività economiche, ma ci si riferisce allo Stato che non esclude le iniziative individuali, ma le coordina, le disciplina e le orienta.

In questo pezzo c’è in sostanza l’essenza stessa dello spirito autentico del modello economico costituzionale, il modello che CasaPound Italia vorrebbe ripristinare, il modello il cui mancato rispetto è causa diretta ed immediata delle gravi sofferenze in corso in Italia, in Europa e nel mondo intero. Moro fu grande, anzi grandissimo, perché comprese che l’economia deve essere tenuta “a bada” ed indirizzata in tutto il mondo, poiché, come era noto ai Padri Costituenti, il potere economico, se lasciato completamente libero, finisce per disconoscere l’interesse pubblico e travolgere la stessa democrazia. Anzi, a ben vedere, se lasciato senza freni il potere economico finisce con il diventare il solo potere politico esistente in un Paese. 

Ad esempio dichiarazioni come quella dell’ex Ministro Orlando circa l’esistenza di poteri economici sovranazionali non democratici, che mettono i Parlamenti nazionali davanti al fatto compiuto, sono a testimoniare inequivocabilmente la totale veridicità di certe riflessioni. Anche l’intervento di Mario Monti di pochi giorni fa su “La 7” segue la stessa falsa riga. Il Senatore a vita, assieme a Travaglio, è riuscito addirittura a dire pubblicamente che il recupero della sovranità è illusorio perché le leve del potere ormai sono altrove.  

Nessuno ricorda alla popolazione che la seconda guerra mondiale scoppiò proprio perché l’economia non venne controllata e coordinata creando quella grave crisi a cui dittature come quella nazista o fascista tentarono di rispondere. Anche questo era ben noto ai nostri Padri Costituenti, che avevano dunque chiaro che la genesi del conflitto era ben più complessa di quanto oggi, in tempi di revisionismo storico, si voglia far credere. 

 La tragica verità è che i fanatici del neoliberismo, un mix letale di ignoranti e criminali, stanno trascinando velocemente il mondo verso il terzo, e forse ultimo, conflitto globale e ciò per mera sete di potere. “Essi” vivono come se non dovessero morire mai, per accumulare qualcosa che in realtà nulla vale. Gli attuali “padroni” del mondo sono solo dei malati psichiatrici, come malati psichiatrici sono coloro che ne sostengono le politiche.

L’economia deve tornare, come voleva Aldo Moro, sotto il controllo delle democrazie e per farlo è necessario semplicemente recuperare quelle normali leve di sovranità proprie dello Stato, tra cui in primis il monopolio della moneta ed il conseguente potere d’imperio che ne deriva. La finanza è un gigante d’argilla, la nostra società funziona non certo per l’esistenza del capitale, ma per il lavoro dei popoli. La finanza non può esistere senza il lavoro dello stesso popolo che oggi schiavizza, ma il lavoro esiste senza alcun problema anche senza la finanza.

Insomma gente come Soros, Monti, Junker (spazzatura di nome e di fatto) e simili, vorrebbero farci credere che è la sanguisuga che abbiamo attaccata al sedere che in realtà ci tiene in vita. Ovviamente è vero il contrario, siamo noi a tenere in vita la sanguisuga e questo accade perché siamo così plagiati dai media (di proprietà della sanguisuga) da arrivare al punto di credere davvero che staccarla non ci convenga.

La nostra Costituzione ci da un’arma letale per ripristinare la democrazia. Quest’arma è la facoltà per la Repubblica, ex artt. 41, 42, 43 e 47 Cost., di indirizzare tutto lo sforzo dei settori produttivi della nazione verso l’interesse pubblico, anche sottraendo ai privati tutto ciò che ostacoli questo legittimo disegno. Un esempio pratico? Noi dobbiamo perdere le nostre case perché la Banca va ripagata? Assolutamente no, noi possiamo direttamente diventare proprietari della Banca, con buona pace di chi da essa traeva posizioni di dominio politico. D’altronde ad un rapporto di forza corrisponde sempre una posizione di debolezza altrui. 

In sintesi è il concetto stesso di libertà economica che va cassato, la libertà economica può essere tollerata solo quando non contrasta con l’interesse collettivo. La libertà economica di un individuo finisce quando contrasta con i diritti inviolabili altrui. Quando l’1% della popolazione mondiale detiene il 99% della ricchezza del pianeta una democrazia matura interviene legalmente e spoglia quelle persone della ricchezza in eccesso che illecitamente detengono.

Come ricordava Keynes noi possiamo dotarci di tutte le meraviglie che siamo in grado di costruire, non abbiamo vincoli finanziari che possano limitare ciò che dobbiamo e possiamo fare. I solo limiti allo sviluppo umano sono quelli materiali, umani e tecnici. I limiti finanziari sono vincoli virtuali che non rispondono a nessuna legge fisica, esistono solo perché noi stupidamente siamo disposti ad accettarli.

L’eredità di Aldo Moro oggi dunque è una ed una sola: “riprendiamoci tutto!”

Avv. Marco Mori – CasaPound Italia, autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs.