Le imposte sulla casa sono incostituzionali?
L’IMU, nonché le ulteriori imposte sulla casa dai nomi più esotici, delle quali si è parlato molto negli ultimi mesi, pongono dubbi evidenti di legittimità costituzionale.
L’art. 47 della Costituzione dispone testualmente che la Repubblica ha il dovere di tutelare il risparmio in tutte le sue forme. Inoltre la stessa Costituzione (art. 53 Cost.) legittima un prelievo fiscale unicamente allorquando detto prelievo è proporzionale alla capacità contributiva, ovvero al reddito.
In tale contesto assume valore anche il supremo principio di uguaglianza (art. 3 Cost.) e il conseguente divieto di trattare disomogeneamente, anche ai fini fiscali, situazioni analoghe.
I citati precetti costituzionali sono difficilmente compatibili con l’attuale sistema fiscale che colpisce la casa, ovvero quello che senza tema di smentita può essere definito il bene rifugio per eccellenza dei risparmi degli Italiani.
Ogni cittadino vede il proprio reddito tassato secondo criteri di proporzionalità. La capacità contributiva si misura in base a tale dato e non certo sulla base di come un singolo, nella sua piena legittimità, intende spendere il frutto del proprio lavoro.
Peraltro una persona, benché proprietaria di una casa, potrebbe trovarsi in ogni caso in assenza di capacità contributiva, ad esempio perché privo di lavoro. Tale situazione purtroppo è drammaticamente reale già per molti Italiani.
Tassare un soggetto privo di reddito solo perché proprietario di una casa è certamente un comportamento contrario alla Costituzione.
Peraltro, come detto, a prescindere dalla capacità contributiva di ciascuno la tutela del risparmio assurge a fondamentale valore giuridico. Tassare ciò che per definizione è stato per anni il bene rifugio degli Italiani, determinandone altresì un crollo del valore di mercato, è palesemente in contrasto con l’obbligo pendente sulla Repubblica di tutelare il risparmio in tutte le sue forme e dunque anche quando detto risparmio si è accumulato sotto forma di bene immobile.
Anche per tale aspetto l’incostituzionalità di qualsivoglia norma che imponga tasse sulla proprietà di una casa è ampiamente argomentabile.
Ma non è finita qui.
Sia l’IMU che ogni altro tributo sulla casa si pongono in aperto contrasto anche con l’art. 3 della Costituzione. Infatti lo Stato Italiano ha deciso scientemente di tassare la proprietà della casa ma non tassa la proprietà di altri beni di consumo, anche allorquando essi non assurgano a forma di effettivo risparmio, con una palese violazione del principio di uguaglianza e ragionevolezza.
L’illegittimità delle imposte sulla casa ai sensi e per gli effetti degli artt. 3, 47 e 53 Cost. è dunque molto di più che una semplice ipotesi di scuola.
Cosa può fare un cittadino per difendersi?
Come i cittadini anche lo Stato è vincolato a precise norme giuridiche. Il rispetto della Costituzione è il principale dovere di un Governo e costituisce un obbligo effettivo per lo stesso anche ai sensi della L. n. 400/1988. La Costituzione è sovraordinata a qualsiasi legge che, se incompatibile con essa, diventa illegittima e va espunta dall’ordinamento giuridico con effetto retroattivo.
Il diritto di difesa è altro caposaldo inviolabile della Costituzione e può essere esercitato pienamente e legittimamente anche in materia tributaria. Pertanto costituisce certamente l’esercizio di un diritto il fatto di non pagare dette imposte di dubbia legittimità costituzionale ed opporre il successivo avviso di accertamento che verrà emesso a carico del contribuente davanti alla Commissione Tributaria competente per territorio.
Introdurre tale vertenza comporta i canonici rischi di qualsivoglia giudizio (ovvero l’aggravio di spese in caso di soccombenza) ma è un diritto consentito dall’ordinamento.
Non solo, le eccezioni di costituzionalità possono essere proposte nel nostro ordinamento unicamente partendo dal singolo caso concreto.
Pertanto se nessuno oppone in giudizio la legittimità costituzionale di un’imposta che lo riguarda, la Corte non avrà mai modo di pronunciarsi sul punto.
Il nostro studio si propone di offrire la propria assistenza anche in tale particolarissima questione. La Costituzione non è un inutile orpello ma un paletto normativo che il Governo ha il dovere di rispettare.
Sollevare un’eccezione d’incostituzionalità di una norma di legge è un diritto inalienabile per ogni cittadino.
salve Avvocato,
a aiuta a presentare domande per non pagare l’IMU.
Come Associazione ne avremmo parecchie da presentare
grazie
Antonio Miclavez
Contattatemi se ne può parlare.
Egr. Avv.to MARCO MORI, come ho scritto su twitter vorrei presentare uno esposto alla pro. della repubblica per la tasi, considerando anche che in Italia tutti pagheremo una cifra diversa, sarebbe possibile avere via mail una bozza di come inpostarla. grazie cordiali saluti danilo lazzari
Sono interessata a incontrarla.per discutereil tutto
A disposizione. Cari saluti.
come possiamo agire?
Occorre non pagare e poi fare ricorso contro l’accertamento che arriverà dopo parecchio tempo. In quella sede va sollevata eccezione d’incostituzionalità
e poi cosa costerebbe fare il ricorso. chi assicura che il ricorso verrà accettato….grazie e buona giornata
Nessun costo salvo rimborso delle spese vive. E’ battaglia di principio e libertà non lucro. Possibilità? La costituzione e’ chiara ma ovvio che non c’è alcuna garanzia. Chi lo fa rischia semplicemente di pagare qualcosa in più tra qualche anno comunque. Un prezzo accettabile per essere parte alla lotta per la difesa della casa