Nov 10

Ho presentato esposto all’Ordine verso il Dott. Matteo Bassetti in difesa dei medici reintegrati

Il Dott. Matteo Bassetti è sempre stato un difensore della campagna vaccinale “anti” Sars-Cov-2. Fin qui, al netto di non condividere tale posizione, nulla da dire, ciascuno può avere le proprie opinioni.

Quello che però ho trovato inaccettabili sono state le dichiarazioni del Dottore, salito alla ribalta mediatica quale opinionista tv in materia Covid, volte a screditare i medici non vaccinati, che per scelta del Governo, sono stati appena (e finalmente) reintegrati sul lavoro.

Come potete leggere nei post di cui ho messo le foto, Bassetti ha ribadito la necessità di allontanare dalla professione i medici che non la pensano come lui sul vaccino, additandoli alla pubblica gogna. Inutile sottolineare che non competa a Bassetti o all’Ordine dei medici qualsivoglia decisione politica in merito all’obbligatorietà di un trattamento sanitario. Pertanto Bassetti non aveva alcun diritto di attaccare i Colleghi, comportamento che anzi si pone, come ho rilevato nell’esposto, in radicale contrasto con i doveri deontologici propri di un medico.

Trascrivo qui il testo dell’esposto depositato via pec stamane a mia firma e a quella del coordinatore regionale di Italexit.

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ILL. MO ORDINE DEI MEDICI DI GENOVA

I sottoscritti Avv. Marco Mori, nato a Rapallo (Ge) in data 28.8.1978 (C.F. MRO MRC 78P29 H183L – Tel 0185.23122 – Pec: studiolegalemarcomori@pec.it), con Studio in Rapallo (GE), C.so Mameli 98/4 e il Sig. Fabio Montorro (C.F.: MNT FBA 85B24 A052S), nato a Acqui Terme il 24.02.1985, anche nella sua qualità di coordinatore della regione Liguria del partito Italexit per l’Italia (C.F.: 97909560159) con sede in Milano, Via dei Grimani 4, espongono quanto segue.

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Il noto Dott. Matteo Bassetti (Genova 26.10.1970), salito alla ribalta pubblica durante la pandemia Covid poiché invitato in plurime trasmissioni televisive in qualità di esperto, a seguito della reintegra disposta dal nuovo Governo dei sanitari sospesi per inottemperanza all’obbligo vaccinale “anti” Sars-Cov-2, ha duramente attaccato i colleghi oggetto della misura.

In data 3 novembre Bassetti ha twittato: “Un medico che non si vaccina ignorandone i benefici per se stesso e per i suoi pazienti non dovrebbe esercitare la professione. Il tema più che politico è scientifico e deontologico. Urge una regolamentazione ordinistica visto l’atteggiamento politico”.

In data 6.11, sempre su Twitter ha scritto: “Un medico che non segue la scienza deve cambiare mestiere (…) un medico no vax non deve operare”. Il tweet è poi accompagnato dal link ad un’intervista rilasciata dal Dottore nella trasmissione “Non è l’arena” in cui si ribadiscono le medesime gravi considerazioni contro i suoi colleghi. La sostanza del messaggio del Dottore, davvero irricevibile, è che chi non la pensa come lui non dovrebbe più lavorare e se tale scelta non arriva dal Governo dovrebbero essere gli Ordini professionali a farlo (https://www.la7.it/nonelarena/video/bassetti-un-medico-no-vax-non-deve-operare-06-11-2022-458844).

Tali dichiarazioni violano palesemente il codice deontologico.

In primis risulta violato l’art. 5 che per l’esercizio dell’attività professionale impone al medico il rispetto della libertà e della dignità della persona, rispetto che certamente manca in post così offensivi verso colleghi che hanno deciso di non sottostare ad un trattamento sanitario che reputavano sia inutile che pericoloso.

Pare quasi superfluo sottolineare che una valutazione contraria ai vaccini in questione è prima di tutto pienamente legittima, non solo perché rientra nella libertà di espressione e di pensiero costituzionalmente tutelate, ma anche perché che i vaccini anti Covid non si fondano su una letteratura scientifica validata, ma sono trattamenti di recentissima scoperta verso i quali il dubbio fa parte della base di quello che deve essere l’approccio scientifico, approccio che non si fonda sulla fede e sui dogmi, ma sui fatti.

Ebbene i fatti ad oggi ci dicono che questi vaccini non proteggono dal contagio e dal contagiare gli altri ed hanno una pericolosità che mai si era riscontrata in passato in altri trattamenti vaccinali.

Tali oggettivi elementi hanno indotto parte della Magistratura a dubitare della legittimità dell’imposizione di detto obbligo ai sanitari con rimessione degli atti alla Corte Costituzionale che si pronuncerà il 30 novembre p.v.

Non si vede dunque come possa Bassetti elevarsi al di sopra della stessa Autorità Giudiziaria ed attaccare impunemente colleghi che la pensano diversamente da lui o che comunque hanno fatto scelte diverse, colleghi ai quali peraltro le televisioni ben si guardano di dare adeguato spazio.

Violato anche con le sopra richiamate dichiarazioni anche l’articolo 57 del Codice deontologico che sottolinea espressamente la necessità del rispetto reciproco fra medici, il cui rapporto deve necessariamente ispirarsi alla considerazione della rispettiva attività professionale.

L’articolo stabilisce che il contrasto di opinione che eventualmente sorgesse fra professionisti non debba violare i principi di un collegiale comportamento e di un civile dibattito. Non da ultimo poi la norma richiama al dovere di solidarietà fra i medici.

Ventilare, in difformità dalle diverse scelte del Governo, la necessità di inibire ai colleghi che la pensano diversamente sui vaccini anti Covid lo svolgimento della professione è una violazione macroscopica e clamorosa di tale precetto deontologico. Si afferma così in pubblico che tali medici sarebbero infatti scarsamente competenti e dunque pericolosi, per tale ragione da allontanare dai reparti.

Sull’asserzione del Bassetti circa la necessità di una regolamentazione ordinistica in relazione al tema della vaccinazione è doveroso ricordare che la competenza esclusiva sugli obblighi in materia sanitaria appartiene al legislatore nazionale che ovviamente deve esercitarla nel rispetto della Costituzione.

La gravità del comportamento del Dott. Bassetti è aumentata dal ruolo pubblico dello stesso e dalla diffusione mediatica delle sue dichiarazioni che puntano ad un intollerabile attacco verso professionisti che la pensano diversamente da lui e meritano totale rispetto per le proprie idee, frutto peraltro di competenze quantomeno analoghe a quello del suindicato Dottore.

Tutto ciò premesso gli esponenti

CHIEDONO

che l’Ill.mo Ordine dei Medici di Genova voglia assumere i provvedimenti disciplinari meglio visti e ritenuti a carico del Dott. Matteo Bassetti per le dichiarazioni lesive della reputazione dei propri colleghi che ha pubblicamente reso.

Si producono 1-2) foto dei tweet menzionati.

Con osservanza

Rapallo, 9 novembre 2022

Fabio Montorro

Avv. Marco Mori