Giu 14

Berlusconi e la resa all’Unione Europea.

Berlusconi è stato un personaggio politico di importanza centrale per la storia italiana della seconda Repubblica e ciò sia nel bene che nel male ed al netto delle appartenenze politiche. 

Nel momento della sua morte si parla e si sproloquia un pò su tutto, anche su questioni totalmente irrilevanti che dovrebbero attenere al gossip. 

La sola cosa di cui non si parla però sono i fatti del 2011 quando un governo Berlusconi fu fatto cadere con quello che fu a tutti gli effetti un colpo di stato. In allora Berlusconi, che ben comprendeva i problemi causati dall’Unione Europea al Paese in virtù delle cessioni di sovranità in materia economica e monetaria, ventilò l’ipotesi di lasciare l’eurozona. Tali azione comportarono la violenta reazione del regime di Bruxelles, che per tramite la Banca Centrale in allora guidata da Trichet, ma con un Draghi già nominato quale suo successore, ricattò il Paese. In sostanza fu detto o cambiate il governo, indicando espressamente un loro uomo al timone del Paese, il Presidente Europeo della Commissione Trilaterale Mario Monti, oppure vi facciamo fallire non fornendovi più liquidità. La BCE con la famosa lettera del 4 agosto 2011, firmata anche da Mario Draghi, un traditore del paese da processare penalmente ex art. 241 e 243 c.p. (possibile solo se qualche PM avesse attributi e una capacità di comprensione, almeno basilare, delle criminali regole economiche dell’Unione Europea), si spinse addirittura a chiedere una precisa agenda politica all’insegna dell’austerità e della dismissione del patrimonio pubblico.

Berlusconi ed il suo governo non capitolarono subito, la scelta di cedere avvenne quando sotto un attacco speculativo finirono le società della famiglia Berlusconi. Questa è l’azione che caratterizzò più di tutto la storia successiva del Paese, Berlusconi dopo essersi piegato al ricatto ed aver così contribuito alla distruzione del Paese iniziò una collaborazione con i suoi carnefici sostenendo l’Unione Europea e le sue politiche fino alla sua morte e spingendo tutto il centro destra verso quella insensata posizione per la tutela esclusiva del suo impero economico. Da vittima a complice, il passo fu breve.

Per questo e solo per questo il giudizio su Berlusconi della storia non potrà che essere negativo, complice delle cessioni di sovranità nazionale e della distruzione del Paese.

Tutto questo sarà accettato pubblicamente quando le masse inizieranno a capire davvero quanto sta accadendo nel nostro Paese, il tempo come sempre sarà galantuomo.

L’Unione Europea è il fascismo o il nazismo, se preferite, del nostro secolo.